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Pomezia (RM) - dal 25 marzo al 25 aprile 2006
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Fuorigioco
SP SYSTEMA
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Via Della Maggiona 3 (00040)
+39 0691602525
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Eventi in corso nei dintorni
Una collettiva di 11 artisti realizzata ed esposta in fabbrica
orario: Sabato e Domenica 11.00 – 19.00
(possono variare, verificare sempre via telefono)
prenota il tuo albergo a Pomezia (RM):
biglietti: ingresso libero
vernissage: 25 marzo 2006. ore 17
catalogo: Testo introduttivo e testi critici: Stefano Elena
curatori: Massimo Lupoli
autori: Massimo Antonelli, Filippo Centenari,Stefano di Maulo, Massimo Festi, Paolo Garau,Alessandro Lo Monaco, Pietro Mancini,Angelo Rossi, Claus Rudolph, Silvano Tessarollo, Sergio Zavattieri
telefono evento: +39 0691602525
genere: arte contemporanea, collettiva
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comunicato stampa
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La Galleria Arturarte di Massimo Lupoli e l’Azienda SP Systema sono liete di presentare la mostra “FUORIGIOCO”, evento innovativo che invita l’artista ad affidare la propria creazione digitale agli arti meccanici e comandati della macchina perché provvedano alla sua stampa e costruzione.
Attraverso il coinvolgimento di 11 artisti, Fuorigioco cerca di ufficializzare ed estremizzare il rapporto simbiotico uomo-strumento che a decorrere dall’avvento deciso dell’arte digitale ha reso la figura del “maestro” un ruolo da condividere con i dispositivi elettrici del mezzo.
Massimo Antonelli, Filippo Centenari, Stefano Di Maulo, Massimo Festi, Paolo Garau, Alessandro Lo Monaco, Pietro Mancini, Angelo Rossi, Claus Rudolph, Silvano Tessarollo e Sergio Zavattieri consegnano spontaneamente il file preparato e salvato su cd all’industria SP Systema, in attesa di assistere al parto decretato, impostato e contaminato da una fabbrica eccellente e curiosa.
Come scrive Stefano Elena nel testo che accompagna e giustifica la mostra:
“L’arte entra in fabbrica e la fabbrica fa l’arte, a configurare l’esito terminale della digital age che frequentiamo assiduamente da un decennio abbondante a questa parte e che potrebbe condurre a nuove dimensioni tecnoespressive presumibilmente etichettabili come “factorart” o “madeart”, dove ogni lavoro tradotto dal file alla tridimensionalità preveda - magari sul retro del prodotto finito in cui un tempo finiva la firma che autenticava - la dicitura griffata dell’esecutore di pertinenza.
Un parossismo tecnico che non può e non deve stupire, ma piuttosto assecondare le misure sempre più incalcolabili delle nuove spinte inventive che fanno per prime del copywriter e copyright valori d’attendibile attendibilità.”
Grazie all’intraprendenza dimostrata dai mezzi della SP Systema e alla creatività pulsante della Galleria Arturarte, Fuorigioco può associare indissolubilmente l’operato dell’artista alle volontà costitutive e partecipi del veicolo, del tramite che rende il progetto opera esponibile e compiuta, senza dimenticare che, scrive sempre Stefano Elena, “…FUORIGIOCO non include espulsi o estromessi, ma lucidi inventori di archetipi (o “tecnici dell’immagine”, per ricordare un antesignano Argan) che interpretano l’automatismo come elemento interno al nuovo alfabeto dell’arte che tra la A e la Z decide di ipotizzare la presenza di una postazione autonomamente controllata dallo strumento che veicoli e trasmetta la figura.”
La mostra, allestita negli spazi della SP Systema a suggerire un possibile ampliamento delle abituali metrature espositive, sarà accompagnata dalla pubblicazione di un catalogo-rivista contenente la riproduzione delle opere esposte e i testi critici.