top of page

INSTALLAZIONI
In questa sessione puoi vedere alcune delle installazioni artistiche. Sono tutte inserite in un contesto progettuale e la maggior parte le ho realizzate con la collaborazione di altri artisti o con la partecipazione del pubblico.
pagina in costruzione




Il Castello dell'Estasi
Cartone dipinto e carta, 100 x 35 x 140 cm, Angelo Rossi, 2019

I 100 Mondi
Veduta dell'installazione composta da 100 dipinti su carta 18 x 24 cm ognuno. 2003 / 2014
La condizione vitale in cui ci troviamo determina il modo in cui vediamo e viviamo il mondo, ma le condizioni vitali umane sono tutte lì, presenti nello stesso momento, sta a noi scegliere quella giusta, sta a noi decidere in che mondo vogliamo vivere. Quando siamo coscienti della realtà dei fenomeni possiamo aprire un varco fuori dal nostro spazio-tempo, ammirare tutte le parti di noi e scegliere quella che vogliamo manifestare. Possiamo fondere il nostro corpo malato con quello sano di un altro mondo e far emergere un uomo nuovo, rinvigorito, pronto ad affrontare con grinta ogni cosa.
Con I Cento Mondi in Arte ho voluto creare una mappa visiva che consente di capire dove ti trovi in quel momento rispetto alla svariata gamma di emozioni che caratterizzano la vita umana.
La condizione vitale in cui ci troviamo determina il modo in cui vediamo e viviamo il mondo, ma le condizioni vitali umane sono tutte lì, presenti nello stesso momento, sta a noi scegliere quella giusta, sta a noi decidere in che mondo vogliamo vivere. Quando siamo coscienti della realtà dei fenomeni possiamo aprire un varco fuori dal nostro spazio-tempo, ammirare tutte le parti di noi e scegliere quella che vogliamo manifestare. Possiamo fondere il nostro corpo malato con quello sano di un altro mondo e far emergere un uomo nuovo, rinvigorito, pronto ad affrontare con grinta ogni cosa.
Con I Cento Mondi in Arte ho voluto creare una mappa visiva che consente di capire dove ti trovi in quel momento rispetto alla svariata gamma di emozioni che caratterizzano la vita umana.

La Nuova Era
Acrilico su legno sagomato, 4x2 metri, 2003

THINK 1 THING
Scultura, argilla e ferro, altezza 3,60 m, 2001
L’intento di Think 1 Thing è quello di trasformare lo spazio della galleria, da sempre considerato come una postazione persuasiva all’interno del circuito della conoscenza e della meditazione, in uno spazio in cui gli artisti insieme a studenti, astraendosi dalle loro individualità, tentano di dimenticare, riportando allo stesso tempo alla memoria gli apparati del pensare e del far vedere una cosa, consultando una tecnica con la tecnica. Questi in sintesi sono i presupporti del gruppo Esc e di Quartapittura.
L'opera è stata ideata e realizzata nella Galleria Lia Rumma a Napoli dagli artisti aderenti al gruppo Esc
Catalogo: Esc per quarta pittura. Edizioni MeltingPot
L’intento di Think 1 Thing è quello di trasformare lo spazio della galleria, da sempre considerato come una postazione persuasiva all’interno del circuito della conoscenza e della meditazione, in uno spazio in cui gli artisti insieme a studenti, astraendosi dalle loro individualità, tentano di dimenticare, riportando allo stesso tempo alla memoria gli apparati del pensare e del far vedere una cosa, consultando una tecnica con la tecnica. Questi in sintesi sono i presupporti del gruppo Esc e di Quartapittura.
L'opera è stata ideata e realizzata nella Galleria Lia Rumma a Napoli dagli artisti aderenti al gruppo Esc
Catalogo: Esc per quarta pittura. Edizioni MeltingPot

Flash Art 2000 2001
Scultura-rivista, dimensioni variabili, 2000
L’illusione crea la realtà. Con la scultura di carta “Flash Art” inizia la seconda parte della ricerca sulle possibilità dei mezzi tecnologici di creare illusione.
Flash Art è una scultura-rivista di carta stampata in quadricromia e cellophan, la tiratura è di 1200 pezzi sigillati. Per la sua realizzazione sono state coinvolte 45 persone tra critici d’arte, filosofi, associazioni, artisti, teorici, galleristi e curatori, che hanno fornito testi, notizie e immagini ricalcando le reali dinamiche che sono alla base della realizzazione di qualsiasi rivista. Il ruolo dei soggetti coinvolti è prevalentemente quello di recensore, hanno contribuito:
Giuliana Videtta, Adachiara Zevi, Gianni Pozzi, Pier Luigi Tazzi, Riccardo Tabarrani, Simona Barucco, Mario Franco, Giancarlo Mazzaro, Francesco Manzi, Cesare Pietroiusti, Pino Modica, Daniele Bacci, Andrea Cerini, Renè Bassani, Antonio De Luca, Eugenio Giliberti, Genny Capitelli, Stefano Bosco, Federico Belluonini, Angelo Sebastio, Gianluca Cupisti, Enrico Nardi, Donata Carlucci, Angelo Usai, Vanna Russo, Lido Marchetti, Bruno Pollacci, Monica Lugas, Roberto Cerbai, Manfred Linke. Le gallerie che hanno aderito sono: Zonca e Zonca (MI), Vismara Arte (MI), Officina (LU), La Nuova Pesa (Roma), Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea (Rep. Di S. Marino), Vera Vita Gioia (NA), Galleria Continua (SI), Galleria Base (FI). Un ringraziamento speciale ad Erika Nardi e Peppe Irace.
(l’opera creata da Angelo Rossi è firmata Zak Manzi)
Il PROGETTO FLASH ART, è stato presentato nel 2000 a Palomarte svoltasi a Valenza (AL) la mostra è stata organizzata dal Centro Comunale di Cultura e Radio Gold di Valenza.
Nel 2001 FLASH ART è stato messo in mostra nella galleria OFFICINA a Lucca, organizzazione Emy Petrini.
Nello stesso anno l’opera è stata esposta nella galleria T293 di Napoli. Alla mostra hanno partecipato con opere e performance alcuni degli artisti recensiti nel Flash art artistico.
Nel 2002 l’istallazione è stata esposta a BY-PASS, percorso alternativo, svolto nel caratteristico comune di Monteprandone (AP) a cura di Stefano Verri.
Nel 2004 l’istallazione completa di 1000 esemplari è stata esposta in occasione della mostra personale UN UOMO E’CIO’ CHE ATTRAE, presso la Galleria Arturarte, Settevene, Nepi (VT) a cura di Nori Zandomenego
Rassegna stampa: Exibart 2001, T293 testo di Ilaria Santucci.
Exibart 20 novembre 2001, Il non plagio di Zak Manzi testo di Genny Capitelli.
Exibart 2002. By-pass stefano Verri
CARTA cantieri sociali 2/8 maggio 2002.
Pubblicazioni: Impala l’arte, edizioni Intra Moenia di Pablo Echaurren
Catalogo: BY-PASS, percorso alternativo, a cura di Stefano Verri. 2002
Un uomo è ciò che attrae, Galleria Arturarte 2004
Ex Zak, a cura di Stefano Taccone, phoebusedizioni 2014
Pubblicazioni: COMPUTER GRAPHICS & PUBLISHING Marzo/Aprile 2003 - Anno VI - N° 2
L’illusione crea la realtà. Con la scultura di carta “Flash Art” inizia la seconda parte della ricerca sulle possibilità dei mezzi tecnologici di creare illusione.
Flash Art è una scultura-rivista di carta stampata in quadricromia e cellophan, la tiratura è di 1200 pezzi sigillati. Per la sua realizzazione sono state coinvolte 45 persone tra critici d’arte, filosofi, associazioni, artisti, teorici, galleristi e curatori, che hanno fornito testi, notizie e immagini ricalcando le reali dinamiche che sono alla base della realizzazione di qualsiasi rivista. Il ruolo dei soggetti coinvolti è prevalentemente quello di recensore, hanno contribuito:
Giuliana Videtta, Adachiara Zevi, Gianni Pozzi, Pier Luigi Tazzi, Riccardo Tabarrani, Simona Barucco, Mario Franco, Giancarlo Mazzaro, Francesco Manzi, Cesare Pietroiusti, Pino Modica, Daniele Bacci, Andrea Cerini, Renè Bassani, Antonio De Luca, Eugenio Giliberti, Genny Capitelli, Stefano Bosco, Federico Belluonini, Angelo Sebastio, Gianluca Cupisti, Enrico Nardi, Donata Carlucci, Angelo Usai, Vanna Russo, Lido Marchetti, Bruno Pollacci, Monica Lugas, Roberto Cerbai, Manfred Linke. Le gallerie che hanno aderito sono: Zonca e Zonca (MI), Vismara Arte (MI), Officina (LU), La Nuova Pesa (Roma), Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea (Rep. Di S. Marino), Vera Vita Gioia (NA), Galleria Continua (SI), Galleria Base (FI). Un ringraziamento speciale ad Erika Nardi e Peppe Irace.
(l’opera creata da Angelo Rossi è firmata Zak Manzi)
Il PROGETTO FLASH ART, è stato presentato nel 2000 a Palomarte svoltasi a Valenza (AL) la mostra è stata organizzata dal Centro Comunale di Cultura e Radio Gold di Valenza.
Nel 2001 FLASH ART è stato messo in mostra nella galleria OFFICINA a Lucca, organizzazione Emy Petrini.
Nello stesso anno l’opera è stata esposta nella galleria T293 di Napoli. Alla mostra hanno partecipato con opere e performance alcuni degli artisti recensiti nel Flash art artistico.
Nel 2002 l’istallazione è stata esposta a BY-PASS, percorso alternativo, svolto nel caratteristico comune di Monteprandone (AP) a cura di Stefano Verri.
Nel 2004 l’istallazione completa di 1000 esemplari è stata esposta in occasione della mostra personale UN UOMO E’CIO’ CHE ATTRAE, presso la Galleria Arturarte, Settevene, Nepi (VT) a cura di Nori Zandomenego
Rassegna stampa: Exibart 2001, T293 testo di Ilaria Santucci.
Exibart 20 novembre 2001, Il non plagio di Zak Manzi testo di Genny Capitelli.
Exibart 2002. By-pass stefano Verri
CARTA cantieri sociali 2/8 maggio 2002.
Pubblicazioni: Impala l’arte, edizioni Intra Moenia di Pablo Echaurren
Catalogo: BY-PASS, percorso alternativo, a cura di Stefano Verri. 2002
Un uomo è ciò che attrae, Galleria Arturarte 2004
Ex Zak, a cura di Stefano Taccone, phoebusedizioni 2014
Pubblicazioni: COMPUTER GRAPHICS & PUBLISHING Marzo/Aprile 2003 - Anno VI - N° 2

Spazio San Leucio
proiezione su schermo circolre, dimensioni determinate dall'ambiente, 1998

Avviso ai Naviganti, 1997
Installazione galleggiante (particolare).
Rebus, ferro e legno, dimensioni complessive 50 m. in lunghezza. 1997
Casina Vanvitelliana, lago Fusaro (NA) a cura di MeltingPot e ESC.
Le sculture galleggianti di grandi dimensioni, realizzate con legno e rete metallica dagli artisti del gruppo ESC, hanno formato un rebus sull'acqua, visibile dalla terrazza della Casina Vanvitelliana. Tante idee sono state vagliate, una è stata assunta e incorporata dai partecipanti che in collaborazione l’hanno attuata.
CORRIERE DEL MEZZOGIORNO Cultura e Spettacoli. Punta sull’arte la Casina del Fusaro
Catalogo: Melting pot a cura di Daniela Lancioni.
Rebus, ferro e legno, dimensioni complessive 50 m. in lunghezza. 1997
Casina Vanvitelliana, lago Fusaro (NA) a cura di MeltingPot e ESC.
Le sculture galleggianti di grandi dimensioni, realizzate con legno e rete metallica dagli artisti del gruppo ESC, hanno formato un rebus sull'acqua, visibile dalla terrazza della Casina Vanvitelliana. Tante idee sono state vagliate, una è stata assunta e incorporata dai partecipanti che in collaborazione l’hanno attuata.
CORRIERE DEL MEZZOGIORNO Cultura e Spettacoli. Punta sull’arte la Casina del Fusaro
Catalogo: Melting pot a cura di Daniela Lancioni.

Senza titolo (la stanza della Notte) 1996
Istallazione con proiezioni e lampadine, dimensioni variabili.
L’installazione “La stanza della notte” ottenuta con proiezioni di letti sul pavimento e un cielo stellato sul soffitto, fa parte di una serie di lavori sul tema dell'illisione-realtà.
La stanza buia é costellata di lampadine che creano un ambiente notturno da fiaba.
Un lavoro realizzato con Maria Pia Moccia nei laboratori di Quartapittura dell'accademia di Bele Arti di Napoli per la mostra sui consumi di massa Location, un “ipermercato fantastico” dove contano le interrelazioni più che le cose e, gli autori sono produttori di un arte collaborativa e collettiva.
Poi esposto alla mostra FUCRICENTRO, "contesti dì arte contemporanea" Expo Tor Bella Monaca, Roma, organizzazione. Beat 72.
Rassegna stampa: artel 16 dicembre 1996
Catalogo: Fuoricentro a cura di Daniela Lancioni. Testi di Franz Iandolo e Salvatore Manzi
L’installazione “La stanza della notte” ottenuta con proiezioni di letti sul pavimento e un cielo stellato sul soffitto, fa parte di una serie di lavori sul tema dell'illisione-realtà.
La stanza buia é costellata di lampadine che creano un ambiente notturno da fiaba.
Un lavoro realizzato con Maria Pia Moccia nei laboratori di Quartapittura dell'accademia di Bele Arti di Napoli per la mostra sui consumi di massa Location, un “ipermercato fantastico” dove contano le interrelazioni più che le cose e, gli autori sono produttori di un arte collaborativa e collettiva.
Poi esposto alla mostra FUCRICENTRO, "contesti dì arte contemporanea" Expo Tor Bella Monaca, Roma, organizzazione. Beat 72.
Rassegna stampa: artel 16 dicembre 1996
Catalogo: Fuoricentro a cura di Daniela Lancioni. Testi di Franz Iandolo e Salvatore Manzi

Impiccato
Video installazione, video e televisore con corda, 1995/96.
La presenza umana all'interno del monitor è avvertita attraverso un’immagine di morte.
L’intenzione con questo lavoro è di trasmigrare la vita in un’immagine.
L’impiccagione, chiaro simbolo di morte, contrastando con il senso dell’installazione che cerca di riprodurre la vita per un attimo genera vita.
Esposta nel 1998 alla BIENNALE DELL’ARTE "Immagini Giovani Progetto Open" Peraga di Vigonza presso Padova. Nel 2004 alla mostra di apertura della rassegna d’arte contemporanea PERCORSI a Viterbo a cura di Officina delle Arti.
Catalogo: Biennale dell’Arte di Padova a cura di Gigliola Bedin.
PERCORSI, rassegna d’arte contemporanea, Viterbo, Off Art.
La presenza umana all'interno del monitor è avvertita attraverso un’immagine di morte.
L’intenzione con questo lavoro è di trasmigrare la vita in un’immagine.
L’impiccagione, chiaro simbolo di morte, contrastando con il senso dell’installazione che cerca di riprodurre la vita per un attimo genera vita.
Esposta nel 1998 alla BIENNALE DELL’ARTE "Immagini Giovani Progetto Open" Peraga di Vigonza presso Padova. Nel 2004 alla mostra di apertura della rassegna d’arte contemporanea PERCORSI a Viterbo a cura di Officina delle Arti.
Catalogo: Biennale dell’Arte di Padova a cura di Gigliola Bedin.
PERCORSI, rassegna d’arte contemporanea, Viterbo, Off Art.

Guerriero, 1994
Istallazione, televisori accesi con suono disturbato, neon e valigia.
Lo studio, La ricerca del sapere, un articolo sul giornale, “45 morti tra i guerriglieri”. Un’immagine in bianco e nero, entità riscritta, un avvenimento intercettato e trasferito in frequenze televisive.
L’informazione trasferisce emozioni nello spazio tempo e crea multipli di se.
La conoscenza e la sua diffusione trasformano l’idea e l’intenzione di altri in realtà.
Realizzata per la mostra Meno Sei, Convitto Nazionale Giordano Bruno, Maddaloni (CE) a cura di Simona Barucco. 1994
Lo studio, La ricerca del sapere, un articolo sul giornale, “45 morti tra i guerriglieri”. Un’immagine in bianco e nero, entità riscritta, un avvenimento intercettato e trasferito in frequenze televisive.
L’informazione trasferisce emozioni nello spazio tempo e crea multipli di se.
La conoscenza e la sua diffusione trasformano l’idea e l’intenzione di altri in realtà.
Realizzata per la mostra Meno Sei, Convitto Nazionale Giordano Bruno, Maddaloni (CE) a cura di Simona Barucco. 1994
pagina in costruzione
bottom of page